…e mandiamoli al Belpaese!


Anche i dipinti vanno in vacanza...


fotomontaggi opere famose-Alma Tadema-Venezia
Giro in gondola - L.Alma-Tadema

Olandese di nascita e inglese d’adozione, esponente di quel ceto vittoriano “per bene”, un solido bagaglio di conoscenze archeologiche incentrate sull'antichità greco-romana ed un virtuosismo tecnico, sostenuto da un disegno accurato e minuzioso: per Sir Lawrence Alma-Tadema (1836-1912) le carte in tavola ci sono tutte e la popolarità è dietro l’angolo. Così, intercettando il gusto dell’ambiziosa committenza vittoriana che ama riconoscersi negli ideali di armonia e raffinatezza di un mondo perduto che il pittore ripropone in chiave estetizzante, ma non senza un pizzico di nostalgia, fama e prestigio sono assicurati. È così che nascono i dipinti di Alma-Tadema: verosimili rappresentazioni del mondo classico dove, tra monumentali vestigia e maestose rovine, si muovono donne ammalianti che, come star hollywoodiane su riviste patinate, incarnano sogni, desideri ed ambizioni dell’Inghilterra vittoriana.
Le opere Sir Lawrence Alma Tadema, si badi, non sono invenzioni bensì accurate ricostruzioni dell’antico che l’artista ebbe modo di apprezzare non solo recandosi in Italia ma, soprattutto, facendo man bassa di un gran numero d’immagini fotografiche di monumenti e reperti che i fotografi di antichità realizzavano come souvenir per una clientela colta. 
E quante notti in bianco il pittore avrà trascorso, guardando e riguardando quelle fotografie di luoghi antichi nell'attesa che un lampo di genio gli indicasse la strada giusta per farli rivivere sulla tela di nuovo popolati dai loro abitanti!
Se il fascino del mondo antico alimenta le fantasie pittoriche di Alma Tadema, l’avvenenza delle sue opere alimenta quelle di Scoria dell'Arte. 
Attraverso un salto temporale reinventiamo alcuni dipinti dell’artista, passando dalla contemplazione del paesaggio archeologico alla dimensione quotidiana dello stesso, popolata dal quel turismo di massa che, con spirito pionieristico, come mandrie si muove alla ricerca del “sensazionale” da immortalare nello scatto perfetto. 

E allora concediamoci pure l’immancabile giro in gondola tra i canali di Venezia, tanto chi se ne frega dei prezzi paga Tadema!
Tra umidi palazzi storici, finestre arabeggianti, portici, pali e bricole, un’elegante gondola nera incede silenziosa lungo le calme acque del Canal Grande, conducendo i suoi “ospiti” alla conquista del più antico e famoso ponte veneziano: il Ponte di Rialto.
Con tre donne a bordo, la scena si carica di tangibile curiosità e suggestiva emozione. Raccolte sulla prua dell’imbarcazione, le donne-ancelle di Alma Tadema si calano perfettamente nei panni di turiste moderne ma stentano a contenere una certa eccitazione. Una di esse, mossa da irrefrenabile curiosità, forse alla scoperta di qualche recondito mistero lagunare o mossa da istinti suicidi, tenta di sporgersi pericolosamente dalla gondola ma viene prontamente frenata dalla fanciulla al centro che, suo malgrado, sembra aver visto qualcosa indicandolo col dito. Alle loro spalle, comodamente poggiata su un cuscino di fortuna, la terza donna vestita di chiaro lancia solo uno sguardo furtivo verso il punto di “avvistamento” essendo più interessata a mantenere il contegno che si addice ad una matrona greco-romana. 

Dai “misteri lagunari” della Serenissima passiamo alle magnificenze di una fontana che non ha più segreti.

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Selfie alla Fontana di Trevi - L. Alma-Tadema


Iniziata da Nicola Salvi nel 1732 e completata da Giuseppe Pannini nel 1762, la Fontana di Trevi è visitata ogni anno da migliaia di turisti di tutto il mondo che vi si recano per esprimere pienamente sé stessi attraverso un rituale apotropaico particolarmente sentito e scandito da rigide norme: il lancio della monetina. 
Data l’alta mole di turisti, è possibile affermare che la Fontana di Trevi sia uno dei pochi monumenti in Italia che non conosce crisi.
E basta munirsi di uno smartphone ed una mazza da selfie che la visita alla fontana più famosa al mondo diventa subito…social.
Tra meravigliosi giochi d’acqua notturni, stucchi lucenti e marmi preziosi, la romantica coppia di Alma-Tadema incarna il prototipo del turista moderno che, inforcato lo “strumento di sopravvivenza” e spalle al monumento, immortala il suo profilo migliore dando sfogo all'individualismo più sfrenato.

Ai modelli del passato guardava anche Lord Frederic Leighton (1830-1896), artista inglese di nobili origini che visse ed operò in epoca vittoriana sotto l’influsso del movimento preraffaellita. Affascinato dall'Italia con la sua arte, il suo paesaggio e la sua storia, Leighton trascorse buona parte della gioventù in viaggi nel Belpaese, dedicandosi allo studio della pittura antecedente a Raffaello. 
Ma fu soprattutto Firenze a rapire l’anima del giovane pittore. 
Eletta a modello iconografico dall'artista inglese, la città medicea diventa la cornice ideale delle romantiche effusioni di Acme e Settimio


fotomontaggi artistici-Acme e Settimio-Frederic Leighton-Ponte Vecchio
Acme e Settimio a Firenze - F. Leighton


Seduta alla meglio su un muretto, la giovane Acme vestita di soli veli, piega leggermente il capo verso Settimio il quale, accecato d’amore, si lascia stampare un bacio sull'orbita oculare destra. I caldi colori di una Firenze che volge al tramonto, avviluppa i due teneri amanti che noncuranti dei passanti, si lasciano immortalare in questo languido scatto.

Alla grandiosità della natura partenopea si rivolge l’Invocazione di Lord Frederic Leighton. 


fotomanipolazione di dipinti classici-Invocazione-Leighton
Invocazione al Vesuvio - F. Leighton

Da un elegante parapetto soleggiato in posizione dominante sul Golfo di Napoli, si erge solenne la figura di una donna che, colta di sorpresa dalla canicola di Luglio, cerca di ripararsi il capo sollevando la veste bianca. Alla sua sinistra si eleva maestoso il “gigante sopito” che con la sua inconfondibile linea, cinge e sovrasta la storia di una città millenaria.

Abbiamo buoni motivi per credere che la donna sia rimasta in quella posizione, come una statua di sale, per molto, molto tempo…


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